Riassunto novelle Boccaccio del Decameron

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`Fire.
view post Posted on 1/3/2012, 15:55     +1   -1




Epica

Riassunto di tutte le novelle del Decameron - Boccaccio

Lezione: Cominciamo narrandole in ordine:
Ser Ciappelletto
Ser Ciappelletto viene assunto per riscuotere alcune tasse in Italia, e trova ospitalità presso due usurai. Un giorno però viene colpito da un malore, e i due, preoccuparti per ciò che la gente avrebbe potuto pensare se l'uomo fosse morto dentro casa loro, decidono di chiamare il più santo dei preti. Durante la procedura della confessione, alla quale i due usurai partecipano di nascosto, Ser Ciappelletto mediante bugie e stratagemmi, si fa credere un uomo santo, tanto è che alla sua morte il prete organizza un grande funerale durante la quale, tutto gli uomini presenti adoravano la sua salma come se in tutta la sua vita, si fosse veramente meritato tanta gloria e attenzione.
Lisabetta da Messina:
Questa novella narra di una giovane ragazza, Lisabetta, che vive a Messina con i suoi tre fratelli. Un giorno ella si rende conto di essersi innamorata di un dipendente del negozio nel quale lavorava assieme ai fratelli. Uno di essi però un giorno si accorge della loro relazione segreta e, dopo averne discusso con gli altri, decidono di uccidere il giovane, il tutto ovviamente all'oscuro di Lisabetta. Tutto questo semplicemente perché credevano ciò una totale vergogna. Così l'indomani mettono in atto il loro piano, e la sorella, disperata, comincia a cercarlo per mare e monti, ma senza trovarne alcuna traccia, finchè un giorno, tramite un suo sogno rivelatore, nel quale le appare Lorenzo, non viene a scoprire l'amare e atroce verità. Così si reca nel posto indicatole dal suo giovane defunto, tagliandogli la testa e ponendola in un vaso con del basilico, che ben presto crebbe rigogliosa. I fratelli vengono a sapere delle stranezze della sorella con questa pianta, a causa dei vicini pettegoli, e così, scoprendo ch'ella era venuta a conoscenza di tutto ormai, si ritirano verso Napoli per pura vergogna.
Guglielmo Rossiglione
Guglielmo Guardastagno si innamora follemente della moglie del suo amico Guglielmo Rossiglione. Quest ultimo, dopo aver scoperto il tradimento dell'amico che credeva leale,lo uccide, e serve il suo cuore alla moglie infedele. Ella mangia il tutto, non sapendo cosa stesse ingurgitando. Venuta a conoscenza di ciò che aveva appena compiuto, si getta dalla finestra. Così i due amanti, entrambi "riuniti" nella morte, vengono posti in una camera di sepoltura comune.
Nostagio degli onesti
Un giorno Nastagio stava come sempre pensando alla sua crudele donna, mentre passeggiava liberamente in un bosco. Ad un tratto vide accorrere verso sé una giovane donna nuda, inseguita da due mastini e da un cavaliere. Stava per aiutarla, quando il cavaliere lo fermò dicendogli che oramai il destino della giovane era quello di morire, poiché lui l'amava, e molto anche, come Nastagio amava la sua giovane Traversaro. Ella però non ricambiò mai il suo amore, e pertanto il cavaliere si uccise con la stessa spada che oggi stava brandendo. In seguito anche la giovane morì, e per questo suo peccato venne mandata all'inferno, a subire, ogni venerdi alla stessa ora, questa pena, che sarebbe durata tanti anni quanti sono stati quelli in cui ella aveva rinnegato l'amore del cavaliere. Così Nastagio si prestò da parte, e lasciò il principe il dovere di uccidere la donna con la sua stessa spada.
Federico degli Alberighi
Questa novella narra di un certo Federico degli Alberighi, il quale si invaghì di una giovane donna, monna Giovanna, che però non ricambiava il suo amore..e Federigo spese tutti i suoi risparmi per cercare di renderla almeno un tantino felice, ma invano. Decise di tenersi solamente il suo adorato falcone. Quando un giorno però il figlio di monna Giovanna si ammalò, egli disse alla madre che per poter guarire, aveva bisogno del falcone di Federigo. Ella fu quindi costretta ad andare nella casa di quest ultimo, ed egli, appena la vide, decise di organizzarle un bel banchetto, cucinando ciò che aveva di più caro: il suo falcone. La giovane lo mangiò con gusto, non sapendo cosa fosse, e appena finito il pranzo, chiese a Federigo se poteva darle il suo falcone. Egli scoppiò in un pianto disperato, rivelandogli che glielo aveva già dato, ma sottoforma di arrosto. Pochi giorni dopo, il bambino morì, e la donna, sotto pressione dei fratelli, fu costretta a risposarsi, questa volta però con Federigo, che tanto l'amava e aveva sofferto per lei.
Madonna Oretta
La narratrice di questa novella, Filomena, mette in evidenza l'importanza dei motti. Madonna Oretta infatti, interrompe con un motto il resoconto di un cavaliere che pretendeva con ciò di farla distrarre durante un trasferimento a piedi in campagna, e conclude scendendo dal cavallo sul quale era seduta, dicendo che oramai fosse diventato troppo duro.
Andreuccio da Perugia
Andreuccio si era recato a Napoli per comperare, visto gli ottimi prezzi, un cavallo. Un'astuta signora si accorge dell'enorme ricchezza che Andreuccio possiede, e allora decide di tendergli una trappola, invitandolo in casa propria, e fingendosi sua sorella. Egli, ignaro del pericolo, accetta, e mentre si trovava in bagno, la donna ne approfitta per togliergli tutti i suoi averi. Il povero Andreuccio, disperato e spaventato da un uomo che lo aveva sentito gridare, fugge via. Durante il suo tragitto incontra due briganti che vogliono profanare una tomba che si diceva contenere ricchi gioielli appartenenti ad un vescovo. Decide di entrare nell'operazione, anche se sapeva già che i due l'avrebbero sicuramente ingannato, non dandogli la sua parte. E così fu. Dopo aver aperto l'uscio, i due lo rinchiudono, poiché avevano sentito arrivare un altro gruppo di persone capitanate da un sacerdote. Quest ultimo, entrato, si sente afferrare una gamba, e terrorizzato, scappa via assieme agli altri, lasciando il ricco anello (il gioiello più prezioso) ad Andreuccio.
Cisti Fornaio
Questa novella racconta di Bonifacio ottavo, il quale avrebbe mandato dei suoi ambasciatori sotto la tutela di Geri Spina. Ogni mattina si recavano dal miglior fornaio del paese, Cisti, il quale possedeva anche una gran quantità di vini pregiati. Per questo voleva invitare Geri affinché potesse assaggiar un po' del suo vino, ma per una forma di cortesia, volle che fosse lui ad invitarsi da solo. Così ogni mattina, mentre Geri passava, il fornaio metteva davanti la porta delle botti di vino. Un giorno Gerri l'assaggiò, e si accorse che era veramente ottimo. Così un giorno, volendo organizzare una festa, mandò un suo schiavo a prendere un po' di quella "bevanda" squisita. Cisti però lo cacciò per ben due volte, poiché voleva che fosse lo stesso Geri a presentarsi da lui. E così fu. Però con l'effetto contrario: Geri si reca dal fornaio per rimproverarlo. Alla fine però Cisti si scusò, ed i due diventarono ottimi amici.
Chichibio il cuoco
Un giorno il nobile signor Currado Gianfigliazzi, cattura una gru "cicciotta" e la fa cucinare al suo cuoco di fiducia, Chichibio. Il profumo è così buono che attira Brunetta, la donna amata da Chichibio, e lo prega di dargliene una coscia. Questi, alla fine, cede, e gliela porge. Arrivato il momento del banchetto, Currado si accorge dalla mancanza di quest' ultima, elo accusa di averla tenuta per sé; il cuoco si difende dicendo che e gru hanno una sola zampa, e Gianfigliazzi, non volendolo rimproverare davanti agli invitati, gli dice che l'indomani glielo avrebbe dovuto dimostrare. Così, la mattina seguente, Chichibio nota una gru con una zampa e la fa vedere subito al padrone, il quale, provocando un forte rumore, le fa poggiare l'altra zampa facendola così volare. Allora il cuoco gli risponde dicendo che sì, le gru hanno due zampe, ma che egli non aveva fatto alcun rumore la sera prima di ucciderla, e che di conseguenza l'avrebbe uccisa mentre aveva una sola zampa. Tale risposta suscita una forte risata a Currado, che alla fine non lo rimprovera neanche.
Calandrino e l'elitropia
Calandrino, famoso pittore di Firenze, aveva altri due amici: Buffalmacco e Bruno. Essendo quest ultimi molto più furbi di lui, lo prendevano spesso in giro. Un giorno un altro suo amico, Maso, gli racconta dell'esistenza di una pietra, l'elitropia, che dona la visibilità a chiunque la possegga. il poveretto crede alla storia, e chiede ai suoi amici di accompagnarlo in tale viaggio. I due, che ridevano alle sue spalle, lo accontentano, e arrivata l'ora di punta, Calandrino era carico di pietre; gli amici fingono di non vederlo più, e lui decide di non parlare per non far scoprire loro che l'aveva trovata veramente. Arrivato in città nessuno lo saluta, così che egli diventa ancora più sicuro circa la sua invisibilità. In casa la moglie lo rimprovera, dicendo di aver fatto tardi, e lui la picchia. Spiegherà dunque ai suoi amici che aveva trovato veramente l'elitropia, ma sfortunato come sempre, sua moglie ne aveva annullato l'effetto, poiché, è risaputo che le donne annullano qualsiasi virtù.

Edited by `Fire. - 7/3/2012, 17:08
 
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`Fire.
view post Posted on 7/3/2012, 17:12     +1   -1




Riassunti delle novelle:
Ser Ciappelletto
Lisabetta da Messina
Guglielmo Rossiglione
Nostagio degli onesti
Federico degli Alberighi
Madonna Oretta
Andreuccio da Perugia
Cisti fornaio
Chichibio il cuoco
Calandrino e l'erlitropia
 
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`Fire.
view post Posted on 10/4/2012, 13:40     +1   -1




Riassunto di tutte le novelle di Boccaccio aggiornato.
 
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